Thursday, February 22, 2007

Sheep in the fog













Sheep in the fog

The hills step off into whitness
People or stars
Regard me sadly, I disappoint them

The train leaves a line of breath
O slow
Horse the colour of rust

Hooves, dolorous bells -
All morning the
Morning has been blackening.

A flower left out.
My bones hold a stillness, the far
Fields melt my heart.

They threaten
To let me through to a heaven
Starless and fatherless, a dark water.


Pecorella nella nebbia


Le colline sconfinano in bianchezza.
Persone o stelle
Mi guardano con tristezza, le deludo.

Il treno lascia una linea di respiro.
O lento
Cavallo colore della ruggine,

Zoccoli, dolenti campane -
Per tutta la mattina la
Mattina si è andata annerando.

Un fiore trascurato.
Le mie ossa hanno requie, i campi
Lontani mi sciolgono il cuore.

Minacciano
Di assumermi fino a un cielo
Senza stelle né padre, acqua buia.


Sylvia Plath, in
Lady Lazarus e altre poesie, Mondadori, Milano 1998, € 7, 80.

(La tela è invece di Rothko,
Black and Grey)

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

"Non ho che trent'anni.
E come il gatto ho nove vite da morire.
Questa è la numero tre.
Quale ciarpame
Da far fuori ogni decennio.
Che miriade di filamenti".

Incontro fortuito quello col TUO blog che ha il nome che avrei voluto dare io al MIO blog...il mirabilis error è sempre un ponte verso la conoscenza!

3:25 PM  
Blogger Aislinn said...

incredibile.
non conoscevo questa autrice, grazie..


http://strawberry--fields.spaces.live.com/

..qui scrivo abbastanza spesso, a presto spero.

1:11 PM  

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